Indicazioni operative per la nomina dei docenti delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica. IUniScuoLa :Ecco la nota della Direzione Generale Ufficio VI – Personale della scuolaVia Ripamonti, 85 – 20141 - Milano – Prot. n. MIUR AOODRLO R.U. 15541-27 settembre 2010 Ai dirigenti scolastici delle scuoleed istituti di ogni ordine e gradodella Lombardia Ai dirigenti Uffici Scolastici Territoriali della Lombardia Oggetto: Indicazioni operative nomina docenti per svolgimento attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica – A.S. 2010/2011 Con la presente nota si forniscono specifiche indicazioni per l’attribuzione delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica e il pagamento delle relative ore. Premesso che questo Ufficio ha già fornito precise indicazioni sull’organizzazione delle predette attività, con nota prot. n. 3461 dell’8 marzo 2010 ° e che le stesse devono essere definite dal collegio dei docenti delle scuole, i Dirige
Prendi Monza con i suoi 124.000 abitanti e dividi la somma che arriverà per le emergenze alimentari: fanno 5,2 euro a cittadino. E questo è il trend generale per tutti i 55 Comuni della Brianza dopo che ieri sera è arrivata la suddivisione dei fondi destinati dal Governo ai sindaci (che dovranno stabilire criteri e modi di ripartizione). La ripartizione dei 400.000.000 messi a disposizione dal premier Conte tiene conto all'80% del numero di residenti e al 20% dell'indice di povertà. Quindi i Comuni del Sud, pur per fortuna al momento solo sfiorati dall'emergenza, stanno ricevendo in media il doppio dei fondi destinati al Nord. Se Monza riceve 651.000 euro con i suoi 123.397 abitanti, i 123.490 abitanti di Giugliano (Napoli) ne avranno 1,2 milioni, se a Milano spettano 7,2 milioni di euro con 1,4 milioni di abitanti a Napoli arriveranno ben 7,6 milioni a fronte di 959.000 abitanti. Al momento una ripartizione che non tiene assolutamente conto dell'impatto progressi
Sette milioni di italiani non faranno vacanze, i ristoranti sono vuoti, nessuno parla di calcio: siamo fermi al lockdown. Il perché ce lo spiega il sociologo Ferrigni: "Abbiamo scoperto che si può andare a un altro ritmo, anche nel divertimento". Circa 7 milioni di italiani, quest’estate, rinunceranno alle vacanze. E’ quanto emerge da un sondaggio di Facile.it, in cui si legge che quelli che non ci rinunceranno, resteranno comunque in Italia, nel 38% dei casi nella propria Regione di appartenenza. Precauzioni, distanze e buon senso, certo. Ma da circa una settimana, dopo due mesi forzatamente costretti a rinunciare alla cena fuori, al sabato di shopping o alla serata al teatro o allo stadio, finalmente ci è consentito di riappropriarci della “nostra normalità”. Eppure basta un’occhiata fuori dalla porta di casa per capire che, se si è eccettuano pochi esercizi che hanno ripreso a pieno ritmo (vedi alla voce parrucchieri) o le lunghe passeggiate nel parco, gli italiani
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