Progetti di mobilità e scambi: ecco l’esperienza del Vanoni di Vimercate a Barcelos



#IoRestoErasmus è l’hashtag adottato da chi è impegnato in progetti di mobilità e scambi, promosso direttamente dall’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire. Data l’esperienza maturata a livello internazionale, anche l’Istituto di istruzione superiore “Vanoni” di Vimercate ha deciso di sposare l’iniziativa, al fine di raccontare quanto si è fatto e si sta ancora facendo nel contesto degli scambi europei. Un progetto, #IoRestoErasmus, rilanciato a livello regionale anche dall’Ufficio scolastico della Lombardia, nel tentativo di raccogliere più esperienze possibili anche in periodo di pandemia.
In merito all’iniziativa la Dirigente Scolastica del Vanoni, Elena Centemero, ha dichiarato: “L’internazionalizzazione e i progetti di mobilità per studenti, docenti, personale amministrativo e dirigente sono il cuore delle nostra scuola. Lo dimostra il fatto che siamo l’Istituto che si è classificato al primo posto in Italia per il progetto “Vocational education and training” (Vet) che riguarda l’alternanza scuola-lavoro all’Estero e che verrà svolto il prossimo anno. Continuare, anche in questo momento di emergenza sanitaria, a coltivare i rapporti con scuole e altri studenti in ambito UE attraverso l’iniziativa #IoRestoErasmus è un dovere da parte nostra”.
Per quanto riguarda l’Istituto “Vanoni”, nello specifico, la docente responsabile dei progetti di mobilità internazionale, Orietta Terzi, ha raccontato l’esperienza avuta a Barcelos (Portogallo), dal 10 al 17 novembre del 2019, assieme ai colleghi Alfio Sironi e Paola Marchesi. Una meta che esprime tradizioni e peculiarità negli ornamenti architettonici degli azulejos, nelle strade che indicano il cammino portoghese verso Santiago de Compostela, nella leggenda del Galletto che salvò un pellegrino da sicura impiccagione e in tanti altri tratti distintivi che rendono unico quel luogo. Il soggiorno dei docenti dell’Istituto superiore vimercatese, in seno al progetto “Edupreneurship as a key to innovation”, è stato un’occasione per conoscere meglio i dettagli organizzativi delle numerose attività Erasmus che lì si svolgono e immaginare un’ipotesi di collaborazione per il prossimo futuro, pensando a un progetto finalizzato alla mobilità studentesca.
L’Erasmus, dunque, ha deciso di non rimanere a casa e i protagonisti, raccontandosi sulla sezione “storie” del portale ufficiale Erasmus+, attraverso l’attività online continuano a pianificare il futuro della mobilità per gli studenti. “Pur lontana dai grandi itinerari turistici – ha raccontato la docente Orietta Terzi – Barcelos è una cittadina curiosa e affascinante. Abbiamo scelto come partner di progetto l’Escola Secundária de Barcelos poiché risulta essere la scuola con il maggior numero di progetti Erasmus attivi in Portogallo (nel solo 2019 i progetti in corso erano ben 27) e, di conseguenza, una delle migliori realtà da prendere a riferimento per ‘imparare il mestiere'”.
Un’attività, quella portata avanti dal “Vanoni”, che prima dell’emergenza sanitaria ha puntato a fare proprie, attraverso la cooperazione internazionale, le pratiche utili per la progettazione europea in vista di collaborazioni per il futuro.
Sul portale ufficiale Erasmus+ la professoressa Terzi, sempre in tema di scambi internazionali, ha sottolineato come “questo tempo sospeso ci ha permesso di “mettere in cantiere” due progetti Vet consorziati con scuole lombarde, per i nostri studenti dell’Istituto tecnico, un progetto KA1 per la mobilità dei docenti, con il supporto dell’Ufficio scolastico di Monza e Brianza e un consorzio di scuole del territorio, e un progetto di partenariato KA2 con altri istituti di Spagna, Turchia, Bulgaria, Grecia e Olanda per lo scambio e la realizzazione di laboratori di buone pratiche”.
Una dimostrazione lampante di come il virus, pur costringendo al distanziamento sociale, non abbia fermato l’Erasmusentusiasmo (termine coniato dalla docente Terzi) del “Vanoni”.


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