Lavoro e disabili, il coronavirus non ferma i servizi in Brianza
Attraverso Skype, chat e videochiamate la Provincia tiene aperti i canali a sostegno dei 400 cittadini più fragili
di MARCO GALVAN
Monza, 29 marzIo 2020 - "Uniti ma distanti": la Provincia tiene aperti i servizi a sostegno dei cittadini più fragili. Con l’obiettivo di non interrompere i percorsi di orientamento e accompagnamento al lavoro che coinvolgono 400 cittadini con disabilità e sono già finanziati dalla Regione Lombardia con 1.375.000 euro nell’ambito del Piano Lift (lavoro, integrazione, formazione, territorio)
Attraverso videochiamate, chat e Skype gli operatori di tutti gli enti coinvolti (Afol Monza e Brianza, cooperative sociali, unità di offerta socio-sanitaria, Comuni, associazioni di solidarietà familiare, organizzazioni di volontariato) potranno così mantenere il contatto con gli utenti per tre aree di intervento. Innanzitutto si cercherà di mantenere viva la motivazione non soltanto ad affrontare questo momento che rischia di portare maggiore isolamento ma anche a tenersi aggiornate sul lavoro. Chi, invece, è ancora alla ricerca di un impiego viene aiutato a continuare a consultare annunci online o utilizzare la Banca dati interna con le proposte, verificare insieme alle persone l’opportunità di inoltrare le candidature e rispondere. Potrebbero essere incluse attività di simulazione e gestione del colloquio per rafforzare le competenze e saranno mantenuti attivi i canali di comunicazione con quelle imprese, profit o no profit, interessate o disponibili a valutare l’opportunità di avviare percorsi di integrazione lavorativa delle persone con disabilità. Da ultimo, sarà operativo un servizio di sostegno a chi non ha più l’appoggio dei servizi sanitari chiusi, attività che permette anche di mantenere un po’ il polso della situazione nei diversi territori allargando il punto di vista in questo momento di chiusura.
«Stiamo affrontando una situazione di estrema emergenza che ha richiesto di adottare prescrizioni molto rigide tra cui distanza dal prossimo è come misura di sicurezza - spiega il presidente della Provincia di Monza e Brianza (oltre che sindaco di Meda) Luca Santambrogio -. Abbiamo pertanto sospeso diverse attività di sportello, che vivono della vicinanza e del contatto, per tutelare la salute degli operatori e dei cittadini. Ma riteniamo che nel caso di servizi che riguardano lavoratori con disabilità sia fondamentale mantenere un filo per non interrompere percorsi avviati con il solo obiettivo di non fare perdere a questi lavoratori la fiducia nel futuro e aiutare a superare la paura di essere isolati, perdendo opportunità che prima della emergenza sembravano possibili. Sappiamo bene che ci troveremo davanti un diverso scenario economico e sociale alla fine della emergenza: per questo non possiamo abbassare la guardia e dimenticarci dei cittadini più fragili che potrebbero essere i primi a pagare, in termini di occupabilità, il prezzo della inevitabile «Stiamo affrontando una situazione di estrema emergenza che ha richiesto di adottare prescrizioni molto rigide tra cui distanza dal prossimo è come misura di sicurezza - spiega il presidente della Provincia di Monza e Brianza (oltre che sindaco di Meda) Luca Santambrogio -. Abbiamo pertanto sospeso diverse attività di sportello, che vivono della vicinanza e del contatto, per tutelare la salute degli operatori e dei cittadini. Ma riteniamo che nel caso di servizi che riguardano lavoratori con disabilità sia fondamentale mantenere un filo per non interrompere percorsi avviati con il solo obiettivo di non fare perdere a questi lavoratori la fiducia nel futuro e aiutare a superare la paura di essere isolati, perdendo opportunità che prima della emergenza sembravano possibili. Sappiamo bene che ci troveremo davanti un diverso scenario economico e sociale alla fine della emergenza: per questo non possiamo abbassare la guardia e dimenticarci dei cittadini più fragili che potrebbero essere i primi a pagare, in termini di occupabilità, il prezzo della inevitabile
crisi .
di MARCO GALVANI
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